Museum of Operation Avalanche

Progetto Digita MOA

Storie, personaggi e luoghi dell’Operation Avalanche

Parlando di innovazione e Musei Digitali, non si può prescindere dal tema della progettazione museale interdisciplinare. Se è vero infatti che i new media sono una tendenza e gli ecosistemi digitali offrono opportunità per arricchire l’esperienza di visita, tutto questo è strettamente collegato anche ad altri new trends museali tra cui: inclusione, dialogo interculturale, impegno sociale, creatività, partecipazione.

Le nuove tecnologie offrono l’opportunità per rendere l’esperienza di visita più ricca e gratificante, ampliando tempi e spazi con soluzioni che ci coinvolgono emotivamente. I musei digitali devono però essere attenti ai propri visitatori, in linea quindi con l’idea di un museo centrato sugli utenti, capace di stimolare esperienze multiformi e multisensoriali. Dall’ esperienza che l’organizzazione Sophis ha maturato con la gestione del Museo MOA (Museum of Operation Avalanche) è emersa la necessità di ripensare la progettazione della cultura per ciò che riguarda il coinvolgimento del pubblico, seguendo qualità e innovazione anche nella produzione e gestione dei contenuti.

La tecnologia da sola non basta, la progettazione deve essere coinvolgente ed innovativa, per evitare casi di tecnologie che si rivelano immature, inutilizzabili, malfunzionanti, difficili da manutenere o che troppo presto diventano obsolete.

Emozione, empatia e partecipazione sono aspetti sempre più centrali e decisivi nell’ambito delle nuove tendenze legate ai new trends dei musei del ventunesimo secolo. Musei intesi come generatori di esperienze speciali educative e multiformi dove si declinano nuovi linguaggi e soluzioni tecnologiche immersive, capaci in primo luogo di attrarre, emozionare e coinvolgere i diversi fruitori. Spazi sociali e dinamici dove i new media digitali danno voce a varie narrazioni che esplorano le collezioni in modo creativo, emotivo e personalizzato.

Uno degli elementi fondamentali che caratterizzano in modo innovativo la fruizione dei contenuti museali è la digitalizzazione.

Il nostro progetto prevede l’installazione di postazioni digitali touch screen che rappresenta un valore aggiunto alla fruizione da parte del pubblico del MOA. Tale incremento tecnologico, corredato di sistemi che prevedono linguaggio Braille e video in linguaggio dei segni (LIS) in due lingue (Italiano ed Inglese), consentirà una maggiore partecipazione di utenti facenti parte di scolaresche, turisti, studiosi italiani e stranieri e di chiunque sia interessato a raccolte documentali di interesse storico.

Il MOA digitalizzerà particolari fotografie, reperti, cimeli e filmati originali relativi agli eventi accaduti durante e dopo il periodo dello sbarco dell’Esercito Alleato sulla costa di Salerno del 9 Settembre del 1943.

La fruizione museale avverrà con 5 schermi touch screen, ognuno corredato di tabelle in linguaggio Braille. che saranno allocati nelle cinque stanze del museo, ciascuna caratterizzata per tema. Tali monitor conterranno software che azioneranno filmati in lingua italiana, inglese, lingua italiana dei segni (L.I.S.). Ciò permetterà agli avventori la fruizione di ulteriori narrazioni poco trattate dal percorso museale.

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Fino al 30 Gennaio 2025 è obbligatoria la prenotazione attraverso il sito www.moamuseum.it
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